Ricette di Cucina

Pandolce Genovese

Il Pandolce Genovese è uno dei dolci più rappresentativi della tradizione natalizia ligure, una ricetta antica tramandata di generazione in generazione. Con il suo ricco profumo di scorze agrumate, canditi e uvetta, questo pane dolce è un simbolo di prosperità e buon augurio, preparato con cura per festeggiare il Natale in famiglia. La sua consistenza compatta ma morbida lo rende perfetto per essere gustato con un bicchiere di vino dolce o anche con un tè caldo nelle fredde giornate invernali. Esistono due versioni principali del Pandolce: quella bassa e veloce, che non richiede lunghi tempi di lievitazione, e quella alta e lievitata, che necessita di un procedimento più lungo e complesso. La versione proposta oggi è quella più semplice, ideale per chi desidera un dolce genuino senza complicazioni.


Ingredienti per 6 persone

  • 500 g di farina 00
  • 200 g di zucchero semolato
  • 150 g di burro fuso (intiepidito)
  • 1 uovo intero
  • 2 bustine di lievito per dolci
  • 100 g di uvetta
  • 30 g di pinoli
  • 20 g di cedro candito
  • 1 limone non trattato (scorza grattugiata)
  • 100 ml di Marsala
  • Un pizzico di sale

Preparazione

1. Ammorbidire l’uvetta e preparare gli ingredienti

Iniziate ammollando l’uvetta in acqua tiepida per circa 10 minuti. Questo passaggio è fondamentale per rendere l’uvetta morbida e succosa, in modo che non risulti dura o troppo asciutta all’interno dell’impasto. Nel frattempo, fate fondere il burro a bagnomaria o in microonde, avendo cura di lasciarlo intiepidire prima di utilizzarlo. Tagliate il cedro candito a cubetti molto piccoli, così da distribuirlo uniformemente nell’impasto. Lavate e asciugate bene il limone, quindi grattugiatene la scorza, evitando la parte bianca che risulterebbe amara.

In una ciotola capiente setacciate la farina 00 insieme alle bustine di lievito per dolci. Questo passaggio serve per ossigenare la farina e garantire una migliore lievitazione. Aggiungete anche lo zucchero e mescolate bene con un cucchiaio di legno.


2. Lavorare l’impasto

Versate il burro fuso nella ciotola con la farina e lo zucchero. Unite l’uovo intero, la scorza di limone grattugiata e il Marsala. Il Marsala dona un aroma caratteristico al pandolce e contribuisce a una consistenza morbida; se preparate il dolce per i bambini, potete sostituirlo con latte o un succo di arancia.

Iniziate a mescolare con un cucchiaio di legno o con le mani, lavorando l’impasto finché gli ingredienti non iniziano a legarsi. A questo punto aggiungete l’uvetta ben strizzata, i pinoli e il cedro candito. Continuate ad impastare energicamente per alcuni minuti, fino ad ottenere un composto compatto ma morbido. Se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto, potete aggiungere un cucchiaio di latte. Se invece è troppo appiccicoso, spolverate leggermente con un po’ di farina.


3. Formare il Pandolce

Trasferite l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata. Lavoratelo ancora brevemente con le mani per compattarlo bene, quindi dategli una forma rotonda e leggermente schiacciata. La forma tradizionale del Pandolce è bassa e ovale. Non deve essere troppo spessa per garantire una cottura uniforme.

Foderate una teglia con della carta da forno e adagiatevi l’impasto. Con un coltello affilato, praticate una croce sulla superficie del dolce. Questo passaggio è sia decorativo che simbolico: secondo la tradizione, rappresenta un augurio di buon auspicio e prosperità.


4. Cottura

Preriscaldate il forno a 160°C in modalità ventilata. Una temperatura moderata permette al Pandolce di cuocere lentamente e uniformemente, evitando che si secchi troppo all’interno.

Infornate il Pandolce e cuocetelo per circa 1 ora. Dopo 40 minuti, controllate la superficie: se dovesse scurirsi troppo, copritela con un foglio di alluminio. Per verificare la cottura, inserite uno stecchino al centro del dolce: se esce asciutto, il Pandolce è pronto.

Sfornate il Pandolce e lasciatelo raffreddare completamente su una gratella prima di servirlo. Questo passaggio è importante per stabilizzare la struttura del dolce.


Consigli e Varianti

  • Scelta della frutta secca e canditi: Oltre al cedro e ai pinoli, potete aggiungere arancia candita, fichi secchi o noci tritate per personalizzare il sapore del vostro Pandolce.
  • Aromatizzazione: Se amate i profumi speziati, aggiungete un pizzico di cannella o noce moscata all’impasto. Per un aroma più fresco, sostituite la scorza di limone con quella di arancia.
  • Versione al cioccolato: Se desiderate una variante più golosa, sostituite i canditi con gocce di cioccolato fondente. Aggiungetele solo dopo aver amalgamato tutti gli altri ingredienti, per evitare che si sciolgano durante la lavorazione.
  • Conservazione: Il Pandolce si conserva a lungo, fino a 4 settimane, se avvolto nella pellicola trasparente e conservato in una scatola di latta. Anzi, con il passare dei giorni il sapore diventa ancora più ricco e intenso.

Curiosità sulla tradizione del Pandolce

Secondo l’antica usanza ligure, il Pandolce veniva portato in tavola dal più giovane della famiglia, mentre il più anziano aveva il compito di tagliarlo e distribuire le fette ai commensali. Una fetta del Pandolce veniva conservata fino al 3 febbraio, giorno di San Biagio, protettore della gola, e un’altra veniva offerta al primo ospite che si presentava in casa, come gesto di accoglienza e generosità.

Il Pandolce, con la sua forma rotonda e gli ingredienti semplici ma preziosi, è considerato un simbolo di abbondanza e buon augurio per l’anno nuovo. Ogni famiglia custodisce la propria ricetta, con piccole variazioni tramandate nel tempo.


Abbinamento con il vino

Il Pandolce si sposa perfettamente con un vino dolce e aromatico come il Moscato d’Asti o la Malvasia delle Lipari. La freschezza del vino bilancia la dolcezza del Pandolce, creando un equilibrio perfetto per il palato.


Conclusione

Il Pandolce Genovese è un dolce intramontabile che racchiude storia, tradizione e sapore. Prepararlo è un modo per portare in tavola l’autenticità della cucina ligure e condividere con i propri cari un gesto semplice ma significativo. Perfetto per concludere i pranzi delle feste, può diventare anche un bellissimo regalo fatto in casa.

Buona preparazione e buon Natale!