Ricette di Cucina

Pesche sciroppate fatte in casa: la conserva estiva che dura fino all’inverno

Le pesche sciroppate rappresentano una delle conserve più amate e tradizionali della cucina italiana. Si tratta di una preparazione antica, tramandata di generazione in generazione, che permette di conservare le pesche – frutti dolci e succosi dell’estate – per mesi, mantenendone intatto il sapore. Il procedimento è semplice, alla portata di tutti, anche di chi è alle prime armi con il mondo delle conserve.

Questa guida dettagliata ti accompagnerà passo dopo passo nella realizzazione delle pesche sciroppate fatte in casa, spiegando ogni fase con cura e offrendo preziosi consigli per una conservazione sicura e un risultato ottimale.


Ingredienti per circa 7 vasetti

  • 4 kg di pesche a polpa gialla (preferibilmente varietà percoca o giallona)
  • 2 litri d’acqua
  • 800 g di zucchero semolato

Queste dosi permettono di riempire circa 6-7 vasetti da 500 ml ciascuno. È possibile adattare le quantità in base al numero di vasetti che si desidera preparare, mantenendo le proporzioni tra frutta, zucchero e acqua.


Utensili indispensabili

  • Pentola capiente per preparare lo sciroppo
  • Barattoli di vetro con tappi nuovi e integri
  • Canovacci puliti
  • Mestolo
  • Carta da cucina
  • Pinze da cucina (per maneggiare i vasetti bollenti)
  • Pentola molto grande per la pastorizzazione

Preparazione passo per passo

1. Prepara lo sciroppo

In una pentola di dimensioni adeguate, versa i due litri d’acqua e aggiungi lo zucchero semolato. Accendi il fuoco a fiamma media e mescola costantemente per favorire lo scioglimento dello zucchero. Una volta che l’acqua sarà tornata completamente trasparente e lo zucchero sarà del tutto disciolto, spegni il fuoco e lascia raffreddare lo sciroppo a temperatura ambiente.

2. Lava e pela le pesche

Scegli pesche mature ma ancora sode, prive di ammaccature. Lavale con cura sotto l’acqua corrente per rimuovere ogni residuo. Una volta lavate, procedi a sbucciarle. È consigliabile usare un coltello ben affilato o, per maggiore praticità, immergere le pesche in acqua bollente per qualche secondo e poi raffreddarle in acqua fredda: la buccia si staccherà più facilmente.

3. Sterilizza i vasetti

Una fase fondamentale per la buona riuscita della conserva è la sterilizzazione dei vasetti e dei relativi tappi. Questo passaggio impedisce la formazione di muffe o batteri nocivi. Per sterilizzare i vasetti, puoi bollirli in acqua per almeno 20 minuti o passarli in lavastoviglie con un programma ad alta temperatura senza detersivo. I tappi, se non sono nuovi, vanno sostituiti. Una volta sterilizzati, lascia asciugare i barattoli su un panno pulito senza toccarne l’interno.

4. Taglia le pesche

Dividi le pesche a metà ed elimina il nocciolo. Se desideri un’estetica più curata, puoi lasciare metà pesca intera. In alternativa, puoi tagliare ogni frutto in tre grossi spicchi. In ogni caso, evita di tagliare pezzi troppo piccoli per non compromettere la consistenza durante la conservazione.

5. Riempi i vasetti

Disponi i pezzi di pesca all’interno dei vasetti. Il consiglio è quello di posizionare la parte piatta verso il basso, premendo delicatamente per sfruttare al massimo lo spazio. Riempi ogni vasetto quasi fino all’orlo, lasciando poco spazio vuoto tra un pezzo e l’altro. Il risultato finale sarà più ordinato e permetterà una migliore conservazione.

6. Aggiungi lo sciroppo

Quando lo sciroppo si sarà intiepidito, versalo con l’aiuto di un mestolo nei vasetti, fino a coprire completamente la frutta. Lascia circa mezzo centimetro di spazio tra lo sciroppo e il bordo del vasetto. Questo margine è fondamentale per creare il sottovuoto nella fase successiva.

7. Chiudi i vasetti

Avvita bene i tappi, facendo attenzione a non stringere eccessivamente, ma assicurandoti che siano ben sigillati. Non usare mai tappi già usati per altre conserve: potrebbero non garantire la chiusura ermetica.

8. Pastorizza i vasetti

Disponi i vasetti in una pentola molto capiente, avvolgendoli uno ad uno con carta da cucina per evitare che urtino tra loro durante l’ebollizione. Riempi la pentola con acqua fredda fino a coprire completamente i barattoli. Porta a bollore e lascia bollire per almeno tre minuti. Dopo questo tempo, spegni il fuoco e rimuovi delicatamente i vasetti aiutandoti con una pinza. Falli raffreddare capovolti su un canovaccio pulito.

9. Raffreddamento e conservazione

Copri i vasetti con un telo e lasciali raffreddare completamente per alcune ore, meglio se per tutta la notte. Una volta freddi, capovolgili e verifica che il sottovuoto sia avvenuto correttamente: il tappo deve risultare concavo e non deve emettere alcun suono se premuto al centro.


Conservazione

Conserva i vasetti in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Se ben pastorizzati e chiusi, le pesche sciroppate si mantengono perfettamente per circa 12 mesi. Una volta aperto, un vasetto va riposto in frigorifero e consumato entro pochi giorni.


Come gustare le pesche sciroppate

Le pesche sciroppate possono essere consumate semplicemente così, al naturale, come dessert fresco e leggero. Ma si prestano anche a tantissime preparazioni:

  • come ingrediente per torte e crostate
  • con gelato alla vaniglia per un dessert estivo
  • all’interno di dolci al cucchiaio o semifreddi
  • tagliate a dadini in una macedonia di frutta
  • su una fetta di pane tostato con crema di ricotta

Consigli e astuzie

Utilizza pesche a polpa gialla
Le varietà migliori per questa conserva sono le percoche e le giallone, perché mantengono bene la consistenza anche dopo la cottura. Le pesche a polpa bianca sono più delicate e tendono a sfaldarsi facilmente.

Attenzione alla maturazione
Evita le pesche troppo mature: rilasciano troppa acqua e rischiano di disfarsi durante la conservazione. Scegli frutti sodi ma maturi al punto giusto.

Non saltare la pastorizzazione
Anche se hai sterilizzato i vasetti in precedenza, la bollitura finale è indispensabile per garantire una lunga durata della conserva e la massima sicurezza alimentare.

Puoi aromatizzare lo sciroppo
Se desideri un gusto più ricco, puoi aggiungere allo sciroppo una stecca di vaniglia, una scorza di limone non trattato o una punta di cannella. Ricordati di filtrare prima di versare nei vasetti.

Controlla sempre i vasetti
Dopo la pastorizzazione, assicurati che tutti i tappi siano sigillati. Se uno di essi si apre o non fa sottovuoto, consuma quel vasetto entro pochi giorni e conservalo in frigorifero.


Conclusione

Preparare le pesche sciroppate in casa è un’attività semplice ma preziosa. Ti consente di conservare il sapore dell’estate nei mesi invernali, di ridurre gli sprechi e di offrire alla tua famiglia un prodotto naturale, privo di conservanti e aromi artificiali. Basta un po’ di attenzione e qualche accorgimento per ottenere una conserva perfetta, bella da vedere e buona da gustare. Con un po’ di cura, ogni barattolo sarà una piccola scorta di sole da aprire quando più ne avrai bisogno.

Se hai raccolto molte pesche o se desideri fare regali genuini fatti in casa, questa è la ricetta che fa per te.