Ricette di Cucina

Tarallini pugliesi al rosmarino: una ricetta rustica e irresistibile

Quando si parla di tradizione gastronomica italiana, i tarallini pugliesi rappresentano senza dubbio uno degli snack più amati e riconoscibili. Diffusi non solo in Puglia ma in tutta l’Italia meridionale, i taralli sono piccoli anelli croccanti, preparati con ingredienti semplici ma dal sapore intenso, capaci di evocare immediatamente profumi di casa, convivialità e aperitivi in famiglia o tra amici.

Questa versione al rosmarino è una variante aromatica e fragrante, perfetta per chi non ama i classici semi di finocchio. Il profumo del rosmarino fresco si sposa magnificamente con la consistenza croccante del tarallo, rendendolo ideale per accompagnare salumi, formaggi, olive o anche una semplice birra fresca.

La bellezza di questa ricetta sta nella sua semplicità. Non sono necessari tempi di lievitazione, né strumenti particolari: solo una ciotola, un mestolo, un piano di lavoro e un forno. Inoltre, grazie all’assenza di lievito, i tarallini si conservano bene per diversi giorni, mantenendo intatta la loro fragranza. Sono anche perfetti da confezionare come regalo gastronomico, magari in un barattolo di vetro o in una scatola decorata.

Vediamo dunque come realizzarli passo dopo passo.


Ingredienti per circa 27 tarallini

  • Farina 00: 250 g (in alternativa, farina 0)
  • Acqua: 50 g
  • Olio extravergine di oliva: 75 g
  • Vino bianco secco: 25 g
  • Sale: 10 g
  • Rosmarino: 1 cucchiaino (oppure semi di finocchio, origano o altre spezie a piacere)

Strumenti utili

  • Una ciotola capiente
  • Un mestolo di legno
  • Una spianatoia o un piano di lavoro
  • Una casseruola per la bollitura
  • Carta da forno
  • Una teglia
  • Un canovaccio pulito

Preparazione

  1. Preparazione dell’impasto

Inizia versando la farina in una ciotola capiente. Fai una fontana al centro e aggiungi l’acqua, l’olio extravergine di oliva, il vino bianco e il sale. A questo punto, aggiungi anche la spezia prescelta per l’aromatizzazione: nel nostro caso, il rosmarino. Può essere fresco e tritato finemente, oppure secco. Se preferisci un gusto più delicato, opta per l’origano. Se invece desideri qualcosa di più deciso, i semi di finocchio sono l’opzione più tradizionale.

Mescola inizialmente con un mestolo per amalgamare gli ingredienti, poi trasferisci l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e lavora con le mani per qualche minuto, fino a ottenere un panetto morbido, liscio ed omogeneo. Non occorre impastare a lungo: bastano pochi minuti per ottenere la giusta consistenza.

  1. Formatura dei tarallini

Dividi il panetto in più porzioni e, come si fa per gli gnocchi, forma dei filoncini spessi circa un centimetro. Con un coltello o un tarocco taglia ogni filoncino in pezzi lunghi 6-7 centimetri, poi richiudi ogni pezzo formando un piccolo anello. Premi leggermente le estremità per sigillarle.

  1. Bollitura

Una delle particolarità della preparazione dei tarallini pugliesi è la bollitura prima della cottura in forno. Questa fase è fondamentale per ottenere la consistenza tipica: croccante fuori ma con una leggera resistenza al morso.

Porta a bollore una casseruola d’acqua leggermente salata. Immergi pochi tarallini alla volta: quando vengono a galla da soli (di solito in meno di un minuto), significa che sono pronti per essere scolati. Usando una schiumarola, scolali e adagiali su un canovaccio pulito e asciutto. Lasciali riposare qualche minuto per far evaporare l’umidità in eccesso.

  1. Cottura in forno

Rivesti una placca da forno con carta da forno leggermente unta e disponi i tarallini ben distanziati. Inforna in forno preriscaldato, in modalità statica, a 190-200°C per circa 25 minuti. A metà cottura, gira i tarallini sull’altro lato per garantire una doratura uniforme.

Quando sono ben dorati, estraili dal forno e falli raffreddare completamente su una gratella.


Consigli e astuzie

  • Scelta delle spezie: oltre al rosmarino, puoi sperimentare altre erbe aromatiche come timo, salvia, origano, oppure aggiungere paprika o pepe nero per un tocco più deciso. I semi di sesamo possono dare una nota croccante in più.
  • Attenzione all’acqua: se utilizzi farina 0 al posto della farina 00, la quantità d’acqua potrebbe leggermente variare. Ti consigliamo di aggiungerla poco alla volta e valutare la consistenza durante l’impasto.
  • Non saltare la bollitura: anche se può sembrare un passaggio in più, è fondamentale per ottenere la consistenza perfetta. Senza questa fase, i tarallini risulterebbero più secchi e meno fragranti.
  • Conservazione: una volta raffreddati, i tarallini si conservano per circa una settimana in un contenitore ermetico. Evita ambienti umidi per non comprometterne la croccantezza.
  • Varianti dolci: anche se meno comuni, esistono versioni dolci dei taralli, aromatizzate con vino e zucchero, talvolta glassate. Per una variante salata ma originale, puoi aggiungere formaggio grattugiato all’impasto.
  • Idee regalo: confezionati in sacchettini di carta o in barattoli con chiusura ermetica, i tarallini pugliesi sono un’idea regalo rustica e apprezzata, soprattutto se accompagnati da un vasetto di salsa artigianale o olive sott’olio.

Conclusione

I tarallini pugliesi al rosmarino rappresentano una delle tante delizie della cucina regionale italiana che riesce a coniugare semplicità e gusto. Prepararli in casa, con le proprie mani, significa riscoprire gesti antichi, ingredienti autentici e soprattutto regalare alla propria tavola un momento di piacere quotidiano. Che si tratti di un aperitivo informale, di una merenda rustica o di uno snack da portare con sé, i taralli fatti in casa portano sempre con sé il profumo della tradizione.

Buona preparazione.